Coltello in tasca? la dimensione non conta

Coltello in tasca? la dimensione non conta

Se pensate che portare un coltello in giro possa essere lecito o meno in relazione alla lunghezza della lama, vi sbagliate di grosso, in questo caso la dimensione non conta per davvero.
Sul delicato argomento chiediamo lumi al nostro investigatore privato a Barletta, sempre aggiornato sugli ultimi sviluppi della giurisprudenza in materia di difesa personale e porto d'armi.

Sulla possibilità di girovagare come se nulla fosse con un coltellino in tasca, indipendentemente dall'obiettivo che vi siete predisposti nel momento in cui avete deciso di occultare un'arma, bisogna sfatare numerosi luoghi comuni.
La maggior parte delle persone ritiene che sia lecito trasportare un coltello di piccole dimensioni (solitamente dotato di una lama non superiore a “4 dita”, ossia circa 7 cm) mentre sarebbe illegale trasportare lame con una lunghezza superiore a quanto precedentemente indicato.

Ovviamente questa credenza è considerabile al pari di una qualsiasi leggenda metropolitana, ciò in quanto nella realtà non conta la dimensione del coltello o la lunghezza della sua lama, bensì l’uso che se ne fa e la giustificazione addotta all'eventuale richiesta di chiarimenti da parte delle forze dell'ordine, in caso di controllo.

Occorre essere consapevoli del fatto che per quanto riguarda spade affilate, coltelli a doppia lama o con apertura a scatto è richiesto il porto d’armi per possesso e trasporto, mentre ne è assolutamente proibito il porto (non è possibile andarsene a spasso con una Katana affilata o un pugnale legato alle caviglie in stile Rambo).

Invece i coltelli (lama su un solo lato) o le spade non affilate sono considerati armi improprie: è possibile il porto purché ci sia un giustificato motivo, ad esempio è possibile trasportare una spada di questo tipo se ci si sta recando ad una rievocazione storica autorizzata oppure in una palestra e quindi per uso sportivo.

Il classico coltellino automatico, così come concepito normalmente dal popolo, è in realtà un coltello a serramanico (con lama che può essere liberata con un meccanismo automatico di apertura, azionabile con una sola mano), e secondo la giurisprudenza è sempre vietato portare con se un simile strumento, che integrerebbe il reato di porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.

Invece per quanto riguarda coltelli a serramanico ma non automatici il discorso è un po' diverso.
Il coltello a serramanico con lama pieghevole (quelli dotati di meccanismo di apertura azionabile con manovra manuale, tramite l'utilizzo di due mani e lo sblocco di una sicura) è qualificabile come arma impropria, il cui scopo di fabbrica non è certo l’offesa alla persona. Quindi è possibile il porto fuori dalla propria abitazione di questa tipologia di strumento sempre che vi sia un giustificato motivo.

Rientrano in quest'ultima categoria i famosi coltellini svizzeri, giusto per fare un esempio.
Quale potrebbe essere il giustificato motivo?

Dipende da diversi fattori, ad esempio la giustificazione potrebbe decadere nel caso venisse fermato un individuo già noto alle forze dell'ordine, quindi pregiudicato, in possesso di un coltello a serramanico non automatico.
Il sospetto che tale soggetto possa utilizzare l'arnese per scopi illecita supera cioè la giustificazione eventualmente fornita.

Giusto per fare un po' di chiarezza, affinché sia considerato arma impropria (quindi trasportabile previo il requisito del giustificato motivo), un coltello deve avere la lama su un solo lato e non su entrambi, come ad esempio:

  • coltelli da cucina;

  • coltelli da intarsio o per il fai-da-te;

  • taglierini da cartoleria;

  • coltellino svizzero o simile.

Il nostro consiglio? Evitate ogni rischio e non portate con voi coltelli di nessun tipo.