Il Doomscrolling sui Social Network

Il Doomscrolling sui Social Network

Nell'era digitale, il mondo dei social network si è trasformato in un vasto oceano di informazioni, dove utenti di tutte le età navigano tra contenuti vari, da divertenti a drammatici. Tuttavia, dietro la brillantezza delle piattaforme come Facebook e TikTok, si nasconde un fenomeno preoccupante: il doomscrolling, del quale oggi trattiamo nell'ambito della divulgazione di articoli informativi utili ad ad affrontare determinate problematiche. Infatti, sebbene possa colpire persone di tutte le età, è la generazione più giovane ad essere particolarmente vulnerabile al Doomscrolling, motivo per cui noi di Iuris Investigazioni cerchiamo sempre di fornire dettagli a tutela dei minori coinvolti.

"Attenzione ai Social Network", parola di Investigatore Privato.

Facebook, la piattaforma di social media più consolidata, e TikTok, il re indiscusso dei video virali, sono diventati i luoghi di elezione per il doomscrolling. I minori, attratti dalla promessa di connessione sociale e intrattenimento, si trovano spesso intrappolati in un ciclo di scorrimento infinito, esposti a contenuti che possono avere un impatto negativo sulla loro salute mentale.

La difficoltà nel controllare i minori sui social network è una sfida sempre più pressante per i genitori. Nonostante gli sforzi per limitare l'accesso o monitorare l'attività online dei propri figli, la natura pervasiva dei social network rende difficile evitare completamente il doomscrolling. I contenuti che affiorano sul feed possono essere imprevedibili e talvolta inappropriati, sfuggendo alla sorveglianza genitoriale.

Facebook, con la sua vasta gamma di gruppi, pagine e notizie, offre una molteplicità di contenuti che vanno dalla politica alla cultura pop. Tuttavia, la capacità di Facebook di adattare il feed in base alle preferenze degli utenti può portare a una sorta di "effetto camera d'eco", dove le opinioni e le prospettive degli utenti vengono amplificate, creando un ambiente che può essere polarizzante e stressante per i giovani.

TikTok, d'altra parte, con i suoi video brevi e coinvolgenti, può essere un terreno fertile per il doomscrolling. La modalità di consumo rapido dei contenuti su TikTok può far sì che i minori passino ore a scorrere attraverso video senza rendersi conto del tempo trascorso o dell'impatto che ciò può avere sulla loro salute mentale. La pressione per conformarsi agli standard di bellezza irrealistici o per ottenere "mi piace" e follower può anche contribuire a sentimenti di insicurezza e ansia.

Gli effetti negativi del doomscrolling sui minori non possono essere sottovalutati. La costante esposizione a contenuti negativi o deprimenti può portare a sentimenti di ansia, depressione e isolamento sociale. Inoltre, il tempo trascorso sui social network può competere con altre attività cruciali per lo sviluppo dei giovani, come lo studio, l'esercizio fisico e il tempo trascorso faccia a faccia con amici e familiari.
Ci sono stati individui che, nel tentativo di restare costantemente aggiornati sulle ultime notizie riguardanti la pandemia del 2020, si sono ritrovati a prolungare le proprie veglie notturne, navigando incessantemente online. Allo stesso modo, altri hanno preferito isolarsi ulteriormente all'interno delle proprie abitazioni, distaccandosi dai propri conviventi per dedicarsi esclusivamente alla ricerca e alla lettura di informazioni. Questo comportamento rispecchia in maniera sorprendente i sintomi tipici della dipendenza da Internet.

Mentre la tecnologia offre molti vantaggi, è importante riconoscere i rischi associati all'uso eccessivo dei social network, specialmente per i minori.
I genitori devono essere consapevoli del comportamento online dei propri figli e fornire un sostegno attivo per aiutarli a navigare in modo sicuro e consapevole il mondo dei social media.
Solo attraverso una combinazione di educazione, comunicazione aperta e monitoraggio responsabile, possiamo sperare di mitigare gli effetti dannosi del doomscrolling e promuovere un uso sano e equilibrato dei social network tra i giovani.