Quando il datore di lavoro può ingaggiare l'investigatore privato?

Quando il datore di lavoro può ingaggiare l'investigatore privato?

 

Datore di lavoro e Investigatore privato

Recentemente la Corte di Cassazione è tornata ad occuparsi del delicato tema dei controlli sul personale che il datore di lavoro potrebbe commissionare all'investigatore privato.
Di fatto ogni agenzia investigativa che sii rispetti offre servizi indirizzati alle aziende, come la Iuris Investigazioni che offre le seguenti tipologie di indagine:

 

La giurisprudenza italiana ha ormai stabilito, grazie a numerose pronunce, quando le prove ottenute da un investigatore privato ingaggiato dal datore di lavoro possano definirsi legittime per giustificare un licenziamento.

Esistono infatti dei limiti all'azione investigativa che il detective può intraprendere nei confronti del dipendente, figuriamoci quindi a quanti e quali rischi si sottoporrebbe il datore di lavoro che decidesse di indagare in prima persona, magari mettendosi a pedinare i dipendenti ignaro dei limiti legali cui è sottoposta l'indagine investigativa privata.
Meglio non improvvisarsi mai investigatori privati.

Per i giudici della suprema corte di cassazione, che sentenziavano l'illegittimità del ricorso all'investigatore privato da parte di un datore di lavoro che aveva fatto pedinare il suo dipendente, il ricorso ai controlli con agenzie investigative sarebbe lecito solo se il dipendente avrebbe compiuto degli illeciti o se vi fosse il fondato sospetto che questi siano in corso di esecuzione. Ad esempio i controlli con investigatore privato sarebbero legittimi per accertare che durante l’orario lavorativo il dipendente non lavori per un altro soggetto, oppure per accertare che lo stesso non abbia presentato falsi certificati di malattia o richiesto falsi permessi in virtù della famosa legge 104.

Quando il datore di lavoro può ingaggiare l'investigatore privato?

I controlli del datore di lavoro mediante l'ingaggio di un'agenzia investigativa sono legittimi quando finalizzati all’accertamento di presunti atti illeciti.

Ovviamente ogni investigatore privato che si rispetti è pienamente consapevole di quali siano i limiti della propria professione, ergo sarà lui il primo ad informarvi sulla legittimità o meno dell'indagine che vorreste commissionargli.

Ci sembra doveroso precisare che l'investigatore privato non è un detective improvvisato..
Un
investigatore privato, in Italia, è un privato cittadino in possesso di una licenza per l'attività di investigatore.
Tra i requisiti basilari per poter richiedere la licenza al
Prefetto troviamo:

  • Aver conseguito una laurea triennale in scienze politiche, giurisprudenza o equipollente;

  • Aver lavorato con profitto per almeno tre anni in una agenzia investigativa;

  • Aver svolto un corso di perfezionamento teorico – pratico;

  • Non aver riportato condanne penali per delitti non colposi.

A tutto ciò si aggiungono continui corsi di aggiornamento, tanta pazienza e tanta, tantissima, burocrazia.